venerdì 22 giugno 2018

Corte di Cassazione, confermata la sospensione di Massimiliano Mecozzi

La Corte di Cassazione, con sentenza 27420/2018, ha confermato la sospensione del medico omeopata Massimiliano Mecozzi, già condannato per omicidio colposo per aver causato la morte del piccolo Francesco (deceduto il 27 maggio dello scorso anno all'età di sette anni), decisa dal GIP di Ancona e poi confermata dal Tribunale della libertà per evitare il pericolo di reiterazione del reato.
Il dottor Mecozzi si è ostinato a "curare" l'otite da cui era affetto il piccolo con rimedi omeopatici, fino al sopraggiungere della morte per ascesso cerebrale. Ad aggravare la posizione del medico si aggiungono le diagnosi telefoniche e la mancata prescrizione della terapia antibiotica, anche di fronte all'evidenza dell'aggravarsi delle condizioni del bambino, nella convinzione che la terapia omeopatica avesse una validità superiore a quella tradizionale, violando le indicazioni dei protocolli medici. L'articolo 15 del codice deontologico parla chiaro:
«Il medico può prescrivere e adottare sotto la sua diretta responsabilità sistemi e metodi di prevenzione, diagnosi e cura non convenzionali nel rispetto e decoro della dignità della professione. Il medico non deve sottrarre la persona assistita ai trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia»
Il piccolo Francesco è arrivato in condizioni disperate all'ospedale Salesi di Ancona il 23 maggio dopo 15 giorni di otite curata con soli rimedi omeopatici. Dopo quattro giorni di agonia e dopo un ultimo, disperato, tentativo di rimuovere il pus che gli aveva già infettato il cervello, è spirato.
Dopo il tragico episodio il dott. Mecozzi ha ricevuto la visita de Le Iene: un inviato con telecamera nascosta ha ottenuto un appuntamento spacciandosi per un paziente con problemi alla gola. Il dottor Mecozzi l'ha accolto nel proprio studio sottoponendolo ad una sorta di seduta psicoanalitica con una pletora di domande relative alla vita, al lavoro, alle amicizie e alla famiglia del "paziente" perché - a dire del medico - la causa del mal di gola era da ricercarsi tra i suoi legami affettivi. Hamer docebat...
Concluso l'incontro col "paziente" Mecozzi ha dovuto subire l'incursione da parte di Nadia Toffa che ha iniziato a fare delle domande; il medico non ha trovato di meglio da fare che barricarsi nello studio e richiedere l'intervento dei Carabinieri, i quali hanno allontanato la giornalista dopo aver identificato lei e la troupe.
Il video è disponibile qui: [https://goo.gl/rtr5gN]

La sentenza (click per ingrandire)


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Xylella: tutta colpa dell'NWO

L'articolo del Fatto Quotidiano a firma di Pietro Perrino*, ex direttore dell’Istituto di genetica vegetale del Cnr di Bari, che abbiamo pubblicato ieri [https://goo.gl/jWTpKF] rilancia prepotentemente la teoria del complotto ai danni dell'olivicoltura Pugliese. Una delle voci più seguite in questo senso è quella di Sabina Guzzanti. La cabarettista si è espressa a più riprese sull'argomento (non si sa con quali titoli), tanto da diventare una bandiera per chi si oppone alle misure - concordate, è bene ricordarlo, in sede Europea - atte a contrastare il fenomeno del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO); tra coloro che contestano tali misure (abbattimento delle piante malate ed uso di fitofarmaci) si annoverano anche diversi Sindaci del comprensorio interessato all'epidemia, come il sindaco di Sternatia, Massimo Manera, il suo collega di Zollino, Antonio Chiga, quello di Soleto, Graziano Vantaggiato, quello di Galatina, Marcello Amante, che si sono uniti al Sindaco di Nardò, Pippi Mellone, il primo degli amministratori pubblici contrari al decreto Martina-UE [ref.: https://goo.gl/eutHXY].

In questo post [https://goo.gl/gPbP5T] del 19 marzo 2015 Sabina Guzzanti condivideva un messaggio con relativo video di Nando Popu, secondo il quale ci sarebbe un complotto internazionale orchestrato da quei cattivoni della Monsanto allo scopo di sostituire gli olivi autoctoni con piante OGM. Il giorno successivo l'artista corregge
parzialmente il tiro pubblicando un post di rettifica in cui si legge, tra l'altro (errori suoi):
«Nando si è accorto di aver dato un'informazione nel video precedente senza essere in grado di risalire alla fonte.
Ha voluto subito correggere il suo messaggio per estrema CORRETTEZZA.»
e ancora:
«Non ci accapigliamo sulle quisquilie e badiamo alla sostanza: perché mai dovremmo permettere che vengano sradicati i nostri ulivi secolari per essere sostituiti da ulivi OGM?
Per avere coltivazioni intesive, "industriali" che producono di più e fanno un olio cattivo come quello spagnolo?»
Al di là del fatto che è tutto da dimostrare che l'olio spagnolo (così come quello greco) siano di qualità inferiore rispetto a quello nostrano, Guzzanti mette ancora una volta l'accento su un'enorme fandonia: Monsanto NON produce semi d'olivo OGM!
Il post si conclude con un doppio carpiato benaltrista:
«Non si sono scusati nemmeno per le armi di distruzione di massa in Iraq, quando questa informazione falsa e inverosimile ha scatenato a una guerra illegale con tutte le conseguenze tragiche che conosciamo Isis compreso.»
"E allora, le foibe?", direbbe la sorella Caterina...

Abbandonata l'impervia strada del complotto Monsanto la nostra eroina non demorde e salta in sella al cavallo di battaglia caro al Comitato No TAP: gli olivi vanno abbattuti per far strada all'oleodotto!
All'astuta soubrette non la si fa, ha capito subito che per far passare dei tubi che penetrano in Salento per BEN 8 km. si devono abbattere alberi che insistono su un'area di circa 3000 kmq! Più o meno come uccidere una mosca a colpi di bazooka...
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Per capire cos'è la Xylella Fastidiosa si può fare riferimento a quest'ottimo documento pubblicato a cura della Regione Toscana: [https://goo.gl/SktTZy].
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*L'articolo è commentato molto bene da Giovanni Drogo per Next quotidiano.



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La carne rossa provoca il cancro? Nì.



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